Eloquent Ruby

Un ultimo, piccolo acquisto in questo black friday. La seconda edizione, ancora in beta, di Eloquent Ruby.

Eloquent Ruby
La copertina della seconda edizione di Eloquent Ruby

Pochi giorni fa eravamo rimasti che, nel periodo di questo "black friday" che pare non finire mai, avevo comprato soltanto due cose: l'estensione di due anni del mio abbonamento a Proton e un VPS in offerta su OVH.

Ebbene, nel giorno in cui migravo per l'ennesima volta il mio blog da WordPress a Ghost e mi promettevo di abbandonare definitivamente Rails (e Ruby) in favore di Django (e Python) per i miei piccoli esperimenti di sviluppo web, ho comprato la seconda edizione (ancora in beta) di Eloquent Ruby.

È più forte di me: nonostante Python sia ormai ovunque e ci si possa fare praticamente di tutto, anche e soprattutto in ambito networking (automazione, sicurezza, scripting, ecc.), la bellezza e l'eleganza di Ruby continuano ad attrarmi e ad invogliarmi ad approfondire questo linguaggio, consapevole del fatto che non mi porterà mai troppo lontano.

Facciamo i conti: il volume è composto di circa 330 pagine e mancano circa 30 giorni alla fine dell'anno. Se sono bravo e costante, entro fine anno dovrei riuscire a finirlo e a imparare qualcosa di nuovo.

A parte la passione per Ruby, ho acquistato questo libro anche per raccogliere l'invito di Dave Thomas a supportare quegli autori che, ostinatamente, continuano a scrivere libri e manuali in contrasto con la crescente e inarrestabile valanga di contenuti prodotti dall'intelligenza artificiale.

Privilegiare i contenuti prodotti dagli umani è ormai una specie di atto di ribellione, e i libri che si trovano sul Pragmatic Bookshelf sono sempre di ottima qualità.